Continuo a ripetere che l’accessibilità è soggettiva e che spesso basta poco per arrivare a vedere spettacoli eccezionali: la voglia di andare a vederli. Le scuse in genere sono legate al fatto di non sapere se il posto sarà accessibile. Ecco. Non dovete preoccuparvi. Se decidete di andare a Lorenzana troverete accoglienza (magnifica) e accessibilità. Ricordatevi però che siete in collina e non in pianura padana, le salite e le discese fanno parte del gioco.
Il Borgo dell’Arte a Lorenzana
Io e Andrea Chandra ci siamo andate sabato 30 giugno, in occasione delle due giornate dell’iniziativa Borgo dell’Arte. Due giorni in cui tantissimi pittori e artisti da tutta la Toscana si ritrovano in questo gioiello sulle colline pisane e espongono per le vie del borgo (lo so che state già pensando alla poesia di Carducci, ma qui oltre che odor dei vini c’erano anche quelli del cibo, ma ne parliamo dopo) le proprie opere. Ogni angolo, ogni via, ogni cortile (anche quelli privati) vengono allestiti da artisti. Il risultato è un museo a cielo aperto da visitare con calma, godendosi anche il panorama e gli scorci che Lorenza regala.
Girare con la sedia a rotelle per Lorenzana
Affacciarsi dalle terrazze, infilarsi in un viottolo tra due case e ritrovarsi a ridosso delle antiche mura che si affacciano su campi infiniti. Non cercate di evitare queste cose. Infilatevi ovunque potete. Scoprirete angoli unici. E non abbiate paura di andarci se siete in sedia a rotelle. Io ho girato benissimo. Avevo, come sempre il mio fedele Triride, che in salita funziona meglio se usate la retro e andate su in retro. Ma abbiamo girato per le vie senza fatica, scoprendo veramente un borgo accessibile e con persone stupende.
Ristoranti accessibili a Lorenzana
Anche il ristorante dove abbiamo mangiato, insieme al gruppo del Blogging Breakfast organizzato da Silvia di Trippando era, a sorpresa, accessibile. (Se volete sapere cos’è un Blogging Breakfast andate a leggere qui). La Trattoria dei Vecchi Sapori infatti ha la sala ristorante sotto il livello strada e pareva, a un prima occhiata, che avesse solo le scale. In realtà la saletta era servita da un montacarichi che dalla sala del bar mi ha portato praticamente a tavola. Sempre lì si trova anche il bagno attrezzato. Si mangia divinamente, cucinano prodotti locali e lo fanno benissimo. E sono persone fantastiche, ti accolgono come accoglierebbero un famigliare. Il che rende tutto molto più accessibile anche in termini umani.
Spero di avervi dato qualche indicazione utile per una domenica fuori casa. Magari non potrete scappare dal caldo per molto tempo: anche a Lorenzana se fa caldo si sente. Ma sicuramente è meno afoso che stare in città, e siete a due passi dal mare e dalle terme, magari vi scappa di fare un salto anche lì.
Ciao, ho letto con piacere,concordo su tutto.Lorenzana è un luogo dell’Arte per l’Arte. Si respira aria buona, panorami
d’infinita dolcezza e colori incantati. Un borgo è sempre a misura d’uomo, Lorenzana ancora un po’ di piu’!
Con gioia e augurio di vivere ancora bei momenti d’autore, saluti.
Sonia
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davvero bello questo borgo, mi piacerebbe tanto avere la possibilità di visitarlo anche io con la mia famiglia
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Basta organizzarsi e partire 🙂
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Ciao! Sono stata a Lorenzana e.una delle cose che ho apprezzato di.più è stata appunto l’accessibilità!
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Anch’io quando sono stata aLorenzana mi sono concessa un giro di tutto il borgo infilandomi ovunque e devo dire che si è un borgo assolutamente accessibile!
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Non sono mai stata, devo assolutamente organizzarmi per andarci! Grazie 🙂
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Ti ho visto “in azione” col tuo triride
per i saliscendi di Lorenzana, ad infilarsi nei cunicoli più stretti per riuscire a vedere un panorama particolare . Ho capito una cosa, la disabilità ovviamente richiede accorgimenti particolari, ma tutto è superabile con la volontà di fare. Sei un esempio per tanti, non solo disabili. Un bacio
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