Sembra banale ma fare la spesa per una persona in sedia a rotelle è spesso un incubo. Sembra non esistere un supermercato accessibile. Anzi. Non esiste. Almeno non ne ho ancora visto uno.
I supermercati accessibili esistono
Perché ad un visitatore distratto tutti i supermercati sono accessibili. Spesso hanno parcheggi dedicati ai disabili vicino all’ingresso, porte scorrevoli, nessuna gradino o soglia. Hanno casse dedicate, non sempre ma è una cosa che si sta diffondendo. Hanno corridori larghi, cosa a cui si stanno adattando ormai anche i discount. E qualche volta hanno pure il bagno attrezzato, come l’Hurrà di Torrita di Siena, che ha anche, però, l’ingresso con gli sportellini in metallo che devi spingere e non si aprono da soli.
I supermercati accessibili non esistono davvero
In realtà i supermercati accessibili davvero non esistono. Perché se una persona ha un problema di disabilità motoria e si muove in sedia a rotelle ai piani alti degli scaffali non ci arrivano da soli. Gli serve un aiutante o qualche attrezzo che li aiuti. Esistono in commercio delle pinze per prendere le cose, il non le ho ancora provate ma dicono che sono comode. In realtà io mi immagino con la mia sedia a rotelle, il carrello apposito davanti agganciato e questa pinza, che cerco di prendere un pacco di pasta messo ad altezza impossibile. E rido da sola mentre scrivo. Perché sono certa cadrebbe tutto. La pinza, la mia scatola di pasta e qualche altro prodotto troppo vicino a quello che volevo io.
Come far diventare un supermercato veramente accessibile?
Intanto si dovrebbe pensare a scaffali più bassi. Se seduti su una sedia allungando il braccio non ci arrivate vuol dire che quello scaffale è troppo alto. Consiglio ai direttori dei supermercati di provare. E poi non pensate solo a persone con disabilità motoria. Quando ho perso la vista per un mese, fare la spesa era un incubo. Non sapevo cosa stavo prendendo e dove stavano le cose. Non ci sono ne etichette in brille (esistono piccole stampanti che permettono di stampare a costi ridottissimi le etichette) ne esistono percorsi segnati a pavimento. Ci vorrebbero per permettere ai clienti di spostarsi lungo i corridori senza dover rischiare di sbattere contro gli scaffali. Certo, attrezzare così un supermercato è costoso. Ma rendereste la vita possibile a tantissime persone che, nel 2018, delegano altri a fare la spesa. Quasi che le persone disabili non abbiano diritto di scegliersi da mangiare o comprarsi un vestito.
E voi? Quale luogo avete individuato per #quotidianoaccessibile? Segnalatemelo scrivendomi una email
Se avete un blog trovate altre informazioni su come partecipare a questa iniziativa a questo link
ciao. Io sono alta 160 cm. anche per me risulta faticoso accedere agli ultimi due scaffali del supermercato ma per fortuna ho notato che i prodotti che mi servono sono sempre molto in basso. Non avevo mai riflettuto sul supermercato accessibile anche perché il marketing e la logistica sarebbero tutti da rivedere. Mi hai fatto riflettere.
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Ottimo. Magari mandami qualcosa anche tu così aumentiamo il numero di persone che leggono e riflettono 🙂
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Ciao Sofia, questo è uno dei tanti aspetti pratici di cui non ci rendiamo conto…grazie del tuo lavoro paziente e faticoso
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Allora forza. Cerca anche tu il tuo #quotidianoaccessibile 🙂
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Grazie a te. Arrivati anche tu e scopri il tuo #quotidianoacceasibile
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Ciao Sofia, grazie di avermi fatto riflettere su questo aspetto! Ci vorrebbe più usabilità e accessibilità in tutti gli aspetti della vita…e tu ne hai evidenziato uno importantissimo!
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Ciao Sofia, quante cose non pensiamo fin quando non ne abbiamo bisogno.
Grazie di questa tua rubrica. Molto utile. Ci sto pensando anche io, ma per ora nella mia zona non ho trovato niente di accessibile.
Ma ci provo.
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In effetti anch’io avrei detto che la.maggior parte dei supermercati fosse accessibile. Purtroppo siamo abituati a dare x scontate un sacco di cose, come l’altezza degli scaffali
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Post che mi ha fatto riflettere. Io come ingegnere edile sono assolutamente in prima linea nell’abbattere le barriere architettoniche laddove si riprogetta e riqualifica un’area. Hai ragione quando dici che molte cose non sono accessibili, hai assolutamente ragione. Bisognerebbe sensibilizzare maggiormente la classe di professionisti che progetta l’urbano e gli spazi comuni almeno a garantire a tutti l’accesso nel miglior modo possibile!
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Purtroppo hai ragione quando dici che nessun supermercato sia veramente accessibile. Ma penso che sia difficile anche prendere una cassetta d’acqua messa per terra. Per non parlare di piccoli supermercati, che hanno corridoi strettissimi e due carrelli non ci passano.
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hai ragione a dire che un utente distratto no fa caso a situazioni importanti: alla questione degli scaffali bassi non ci avevo pensato e questa rubrica è utilissima sia come spunto di riflessione sia come materiale di condivisione per far girare le informazioni.
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Hai ragione: non ci rendiamo conto delle difficoltà che incontrano le persone con disabilità. Da quando leggo il tuo blog ho cominciato a notare la presenza di barriere architettoniche in molti locali pubblici che dovrebbero esserne privi. Grazie della tua opera di sensibilizzazione e della tua testimonianza.
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Hai ragione e non ci pensi quando fai la spesa sulle tue gambe ma e’ una profonda ingiustizia!
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Hai perfettamente ragione! Questo fa riflettere sul fatto che diamo per scontate tante cose! Serve maggiore comunicazione sull’argomento in Italia e il tuo Blog è già un buon punto di partenza! Grazie
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È vero,mi hai fatto riflettere i supermercati sono molto scomodi non solo per chi come te si muove in sedia a rotelle,a volte anch’io che sono alta 170 cm mi tocca arrampicarmi perché i prodotti in alto davanti non ci sono e sono rimasti indietro e non oso pensare come potete fare voi!
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Ciao Sofia…non è così scontato trovare luoghi quotidiani accessibili. Partecipo volentieri all’iniziativa. 🙂
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Ciao cara..molto intereasante questo articolo anche perché non ho mai fatto caso a questa diversitá e ora che ne hai parlato ci ho riflettuto e hao ragione..bisognerebbe fare qualcosa per qualsiasi persona con disabilità..
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Cara Sofia, apprezzo molto il tuo impegno per quello che stai facendo! A questa cosa non avevo mai pensato…in effetti ci sono supermercati poco accessibili anche per chi non è su una sedia! Anche io voglio dare il mio contributo a questa iniziativa!
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Essendo laureata in ambito turistico, abbiamo più e più volte trattato all’università questo argomento ed è una vergogna che moltissimi luoghi ancora non siano del tutto accessibili
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una bella domanda e ancora di più la tua risposta..
purtroppo molte volte ci dimentichiamo di questo aspeto
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Purtroppo hai ragione quando dici che nessun supermercato sia veramente accessibile. Non è la stessa cosa ma per esmpio io con il passeggino gemellare non potevo andare a fare la spesa, in alcuni supermercati non potevo proprio scendere!
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Esatto. 🙂 l’accessibilità è legata a tante cose non solo a me in sedia a rotelle.
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Per fortuna esiste!dovrebbero essere tutti accessibili!
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Non avevo mai riflettuto su cosa volesse veramente dire “accessibile” finché non ho dovuto averne un assaggio personalmente. Per me accessibile voleva semplicemente dire “senza gradini”. Quanto mi sbagliavo!
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Effettivamente su questa cosa non ci avevo mai riflettuto, ma risulta problematico anche per chi è basso e spesso crea dei piccoli disagi per gli ultimi scaffali e anche quando si tratta delle penultime cose lungo lo scaffale.
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Hai ragione Sofia molto spesso non si pensa alle difficoltà quotidiane di chi è in sedia a rotelle. Il tuo blog mi fa riflettere molto e voglio cercare di fare più caso all’accessibilità sopratutto quando visito le strutture. Grazie per il tuo lavoro.
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